La scuola sta finendo, e così senza volerlo un altro anno é passato.
É
passato così, tra il suono di una campanella e un paragrafo in più, tra una
lezione di geografia spesa a cercare confini, e un'altra di grammatica ad
imparare nomi e funzioni, a delimitare parole e scoprire complementi, a
ricordare le date di storia, sul finire del tempo e non solo.
É passato così, un anno scolastico a imparare i vostri visi e a cercare i
vostri sguardi, voi che siete diventati un po' più grandi e neanche lo sapete,
voi che avete studiato confini per poi oltrepassarli, voi a cui ho cercato di
dare qualcosa e chemi avete lasciato tanto, e giá mi scappa una lacrima, se penso a voi classe
II A.
Mi mancherete, lo so. Mi mancherà il sorriso di Luisa che si commuove se le
leggo una mia poesia, lo sguardo di Serena, la timidezza di Raffaella,
Alessandro con le sue canzoni e i libri stropicciati e impacciati, e Francesco
lì, con il banco vicino alla lavagna, con il suo 9 periodico e la sua simpatia
e dolcezza, mi mancherá Fabio che ogni tanto borbotta ma che in discoteca va
forte lo so, e Nicholas con il suo fidget spinner, che ogni tanto mette via ma
poi, subito ritorna. Mi mancherete tutti, Raghad con la sua tenerezza e
Gabriele con i suoi cavalli, forse perché non siete solo nomi su un registro,
forse perché ho incominciato a conoscervi tra le lacrime, le risate, le
confidenze, i gesti spontanei, le parole d'affetto, volevo dirvi che mi
mancherete, e che non vi dimenticheró mai.
Se la scuola scandisce ritmi e
colori, ad ogni suono della campanella voi mi avete lasciato la bellezza di
un'emozione condivisa e immutabile.
Continuate a studiare, perché lo studio é
importante.
Continuate ad impegnarvi, per le cose che contano e per chi amate e
vi ama.
Ma soprattutto.
Andate incontro alla vita sempre pieni di quella bellezza che avete dentro.
La vostra Prof che si affeziona e ha la lacrima facile
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